Non sono nato fornaio. Mi sono scontrato con questo mondo per caso, da ragazzo. Con il tempo mi sono appassionato di questa arte, ho studiato e ho fatto pratica fino a farla mia. Nutro profondo rispetto per il mio lavoro ed è per questo che cerco sempre di proporre ai miei clienti il meglio, dagli ingredienti alle lavorazioni. Dopo aver avviato la forneria, ho sentito la necessità di espandermi, di trovare un luogo dove poter esporre i miei prodotti e dove poter condividere le realtà, trovate in giro per l'italia, che mi hanno fatto emozionare e che condividono la mia ideologia. Tutto questo, unito alla voglia di assecondare un'altra mia grande passione, il vino, mi ha spinto ad aprire il Boccondivino. Successivamente la necessità di cimentarmi in una nuova avventura mi ha spinto verso un'altra importante decisione: ed è così che nel 2013 ho aperto la Trattoria Marietta senza avere alcuna esperienza nella ristorazione. Qui sono riuscito a chiudere il cerchio, offrendo la pizza come la intendo io, cotta, fragrante e altamente digeribile. Nella vita sono caduto tante volte ma mi sono sempre rialzato ed ho imparato dai miei errori, senza però perdere quella sana incoscenza che mi permette di buttarmi a capofitto in nuove avventure. Non mi sento arrivato, al contrario, questo per me è un punto di partenza, perchè la voglia di crescere e migliorarmi non svanisce mai.
[...]Incredibile, soffice, con le migliori mandorle e canditi. Una pasta gialla dorata che si dilegua al contatto con il palato e una crosta superiore croccante, perfettamente cotta. Sarà l’acqua di montagna (il forno è a Famea di Casto, in Valsabbia), saranno le uova nostrane, gli ingredienti migliori… ma è certamente la passione di Piero a rendere le sue opere indimenticabili e così perfette.
[...]Il pane ha una bella crosta, bella miscela tra integrale e burattata e sapidità controllatissima. La pizza (strepitosa), appoggiata su questi piatti di ardesia che mantengono il calore, nella semplicità del pomodoro Petrilli e della mozzarella locale, lunga maturazione, madre e birra insieme, una lunga biga e un’attività enzimatica perfettamente espletata in quelle ore a temperatura controllata che ne determinano la digeribilità, è quasi perfetta
[...]Partecipanti provenienti da tutto il mondo, agguerritissimi e preparatissimi per la sfida più attesa, quella della “pizza classica”, dove un valsabbino doc si è ben difeso classificandosi al nono posto assoluto. Stiamo parlando di Pietro Freddi, che oltre ad essere il titolare di una forneria a Casto è anche proprietario del «Boccon di vino», una pizzeria-enoteca di Vestone, e della trattoria Marietta di Gardone Riviera.
[...]Diffidate quindi dai panettoni senza canditi o senza uvetta e astenetevi dall’acquisto di panettoni prodotti senza farina di frumento. [...] Per chi volesse assaggiare un panettone che possiede i crismi sopra citati, quello di Pietro Freddi di Casto (BS), giudicato il migliore tra oltre 50 contendenti da tutta Italia alla gara di assaggio presso Castalimenti.
Il mio sogno è cambiare il concetto di pane a cui tutti sono abituati. Dare importanza alle cose giuste e sposare cause che eticamente mi fanno stare bene con me stesso. Per cambiare le cose deve cambiare il consumatore, ma dobbiamo essere noi, piccoli artigiani, ad indirizzarli. Saper giustificare la differenza di prezzo tra il pane che troviamo al supermercato e quello che si trova dal fornaio è importante: a partire dai grani, dalla lavorazione e dalla manualità. Sono fiducioso che anche in un piccolo paese come il mio, le persone possano capire questa differenza. C'è bisogno di autenticità e trasparenza, le persone hanno bisogno di questi valori per potersi fidare di un prodotto. Voglio utilizzare tutti i grani di cui conosco la provenienza, avere una tracciabilità territoriale delle materie prime che utilizzo. La mia categoria, quella comprendente i fornai e tutti i piccoli artigiani, a mio parere può ancora farcela. Non quelli che puntano a fare le grandi quantità, perché si ritroveranno sempre di più a fare la guerra con pesci più grossi di loro. Parlo di quelli che vogliono differenziarsi, quest'idea dell'artigiano dev'essere valorizzata. Bisogna ritornare in quella dimensione nella quale la qualità fa la differenza.